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Avevo 18 anni

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Avevo 18 anniQuando avevo 18 anni, mio cugino ventitreenne, tenente dell’esercito, fu assegnato ad una base vicino a casa mia. Lo chiamerò “Kevin”. Avevo incontrato Kevin altre due volte, quando lui era teenager ed avevo pensato che era incredibilmente ‘cool’.Kevin era single e nessuno della sua famiglia viveva lì vicino, così lui frequentava molto la mia famiglia, specialmente durante i fine settimana e le feste. Poiché avevo sorelle ma nessun fratello, non ci volle molto prima che lo adorassi come un fratello maggiore che non avevo. Vederlo in uniforme mi faceva indurire il cazzo, non mi era mai successo di avere erezioni per altri ragazzi.Ripensando al passato capisco che ero seriamente innamorato di Kevin.L’anno scorso, avevo da poco compiuto i 18 anni, e passai il fine settimana nel suo appartamento vicino alla base. Lui sapeva come divertirsi e con i guadagni da ufficiale ma con poche spese, passammo la giornata con stile. Non mi comprò niente ma pagò dovunque andassimo.La sera, dopo le avventure del giorno, guardammo un film alla televisione, lui si buttò sul divano. Io mi sdraiai scomposto sulla moquette di fronte alla televisione. Quando fui stanco di stare prono, mi misi seduto sul pavimento con la schiena appoggiata al sofà. Kevin era sdraiato sulla schiena con la testa appoggiata ai cuscini su un bracciolo e per non bloccargli la visuale stavo appoggiato al divano all’altezza della sua vita. L’unica luce nella stanza veniva dalla televisione.Kev allungò una mano e mi scompigliò allegramente i capelli biondi, mosse le dita in giù al lato della mia testa, mi carezzò leggermente un orecchio e scese col palmo aperto sopra la mia spalla destra, nessuno di noi parlò, ma il suo tocco mi fece sentire caldo e molle dentro… e duro fuori. Quando mi strinse delicatamente la spalla io allungai la destra a prendere la sua. Ci stringemmo così le mani per mezz’ora senza dire una parola, evidentemente eravamo intenzionati a guardare il film.Beh, sentii un trambusto piacevole dentro di me che diventava sempre più forte, il mio cuore batteva forte nel torace, tutto il corpo mi formicolava di elettricità ed io faticavo a tenere la mia respirazione sotto controllo. Quando riguadagnai la calma, compresi che Kevin si era addormentato. Il film continuava ed era tardi. Poiché si era addormentato sul divano, io andai in camera da letto. Kevin aveva un piccolo appartamento ammobiliato, con un grande letto che praticamente riempiva tutta la stanza.La mattina seguente mi svegliai al rumore della doccia. La porta della camera da letto era aperta e sentii Kevin chiudere l’acqua ed aprire la porta della doccia. Nel frattempo cominciavo a ricordare della nostra stretta di mano della sera prima. Mi attardai ad occhi chiusi, ancora mezzo addormentato.La porta del bagno era solo a pochi passi dalla sala, sentii la porta aprirsi, poi lo sentii aprire i cassetti dell’armadio. Aprii gli occhi e mi stirai sotto le lenzuola. Kevin guardò dall’armadio aperto e ridacchiò: “Buon giorno!”, poi ritornò alla ricerca dei vestiti. Aveva solo un asciugamano intorno alla vita e quando i miei sonnolenti occhi finalmente misero a fuoco, vidi il suo corpo liscio e ben fatto ai piedi del letto, illuminato dalla luce del sole di prima mattina che entrava dalla finestra. Il resto della stanza era ancora in ombra.Kevin aprì e chiuse molti cassetti mentre mi chiedeva come avevo dormito e cosa volevo fare quel giorno. Mentre cominciavamo a chiacchierare sulle possibilità, si voltò e lasciò cadere l’asciugamano al pavimento mentre si stava mettendo le mutande pulite, i miei occhi si posarono sui suoi genitali e vidi il suo cazzo pendente. Quando alzò le gambe per mettersi gli slip il suo uccello dondolò e mi sembrò che si stesse ingrossando ed allungando. Dopo che li ebbe indossati, posizionandolo rapidamente sulla sua pancia, lo valutai tra 18 e 20 centimetri. I miei occhi stavano ancora seguendo le linee della sua protuberanza quando alzò lo sguardo e mi disse che era il mio turno di fare la doccia. Gulp. C’era solo un non così piccolo problema, pensai. Ci eravamo visto nudi in molte occasioni, ma non quando entrambi avevamo erezioni. Poi ripensai alla sera precedente, alle mani strette e mi dissi ‘All’inferno!’ Mentre Kev si stava abbottonando la camicia, tirai indietro le lenzuola e mi sedetti sul letto in mutande. Ero perfettamente sobrio, ma senza il controllo delle mie normali inibizioni, ubriacato dai miei ormoni furiosi.Mi tolsi le mutande e mi alzai, tremavo di eccitazione, ma Kevin aveva finito di vestirsi e stava già andando in cucina a preparare la colazione. Anche se ero frustrato, mi sentii anche sollevato che lui avesse lasciato la stanza senza vedere il mio pene, o così io pensavo. Comunque non ne discutemmo durante il resto della mia visita.La volta seguente che passai il fine settimana da lui, seguimmo la stessa routine… passando fuori la giornata, ritornando al suo appartamento per la cena. Ambedue ci allenavamo duramente ed i nostri corpi forti e ben fatti lo provavano.Io ero un ragazzo magro ed alto, ma ben costruito dal nuoto e dalla corsa. Kevin era stato un adolescente magro come me; ora, dopo due anni in fanteria, aveva sviluppato un giovane corpo duro e liscio.Quella notte dormii sul sofà, Kevin nel suo letto e non accadde nulla di insolito fino a mattino seguente. Mi svegliai presto, poco dopo l’alba. I miei pensieri andarono a Kev il cui russare potevo sentire attraverso la porta della camera da letto aperta. tuzla escort Tentai di immaginarlo sdraiato ed addormentato… e se ce l’aveva duro la mattina come succedeva a me. La mia fantasia diventò più audace… pensai a quando avevo passato la notte nel suo letto, quindi avevo diritto di accesso permanente. Rotolai giù dal divano e mi avviai, il mio uccello duro spingeva contro le mutande bianche e strette. Mi fermai sulla porta della piccola camera da letto lasciando che i miei occhi si adattassero all’oscurità.Quando riuscii a distinguere i particolari, mi avvicinai al lato del letto più vicino alla porta. Vidi mio cugino sdraiato sulla schiena con il lenzuolo alzato sino alle ascelle e le braccia stese sul lenzuolo, i palmi aperti e rilassati lungo il corpo. Le gambe erano allungate piatte e potevo chiaramente vedere un allettante monticello tra le sue gambe. Se avessi avuto maggior esperienza è probabile che mi sarei tuffato subito su di lui, ma ero ancora un ragazzo piuttosto ingenuo ed aprii le tende gridando: “Il sole è alto e splende!”, poi saltai sul letto vicino alla forma dormiente di Kevin.Invece di sgridarmi o sculacciarmi per quel risveglio maleducato, Kevin allungò un braccio e mi tirò più vicino al suo corpo, separato da me solamente dal lenzuolo. Io rabbrividii di eccitazione e mi strinsi al suo largo torace appoggiando la parte superiore del mio corpo al suo fianco. Potevo sentire il suo bicipite spingere contro la mia schiena nuda ed il suo palmo aperto afferrare le mie costole. “Mi spiace di averti svegliato, Kevin!” dissi posando la testa sul fianco del suo torace.La parte bassa della mia faccia era sul lenzuolo, ma la parte superiore sulla sua pelle nuda, e potevo sentire il suo profumo attraverso l’aroma di candeggina e ammorbidente della stoffa. Abbassai lo sguardo ai contorni del lenzuolo che lo copriva e vidi che la collina era cresciuta. In quel momento spostò la mano sinistra sul suo torace e la appoggiò delicatamente sul lato destro della mia testa, coprendomi fronte ed occhi. Cominciò ad accarezzarmi, sì, mi stava accarezzando la testa e la faccia. Quando ebbi l’impressione, più che sentire, di un lungo sospiro profondo, gli afferrai istintivamente il torace il più stretto possibile col mio braccio. La cosa che sentii subito dopo fu la sua voce sonnolenta che mormorava: “Ti amo, Jimmy.” Quando alzai faccia per guardarlo, Kevin alzò la testa e baciò leggermente la mia fronte.Rabbrividii di nuovo e spostai la parte inferiore del mio corpo contro la sua anca e la coscia destra, piegando il ginocchio destro sopra la sua gamba destra. La mia (precisa) erezione di 19 centimetri ora spingeva e pigiava con forza fra la mia pancia piatta ed il lenzuolo che copriva l’anca destra di Kevin. Mentre mi stavo mettendo più comodo, la sua destra ed il braccio mi tirarono vicino con forza.Il problema era che io non avevo abbastanza coraggio per toccarlo “là”. Avrei dovuto seguire gli impulsi che il mio coraggio di ragazzo vergine mi permetteva. Invece rimasi sdraiato sperando che lui facesse qualche cosa per andare avanti nella situazione, cosa che non fece. Parlammo tranquillamente dei nostri piani per quel giorno ma dopo alcuni minuti Kevin alzò il lenzuolo, rotolò fuori dal letto e andò in bagno. Il resto della giornata fu senza incidenti e poiché era domenica mi riportò a casa prima di cena.Lui doveva andare via per alcune settimane per delle esercitazioni e mentre aspettavo il suo ritorno, tutte le mie fantasie masturbatorie erano concentrate su quello che avrei potuto fare o quello che avrebbe potuto fare Kevin durante la mia ultima notte da lui. Più sognavo quel momento, più ero determinato a fare in modo che succedesse ancora senza aprofittarne.La mia opportunità si presentò il giorno dopo che Kevin era ritornato dalle esercitazioni. Mia sorella sposata mi accompagnò allo stabile di Kevin. Mi ero portato il costume da bagno e mi sdraiai in piscina attendendo che lui ritornasse dal lavoro. Quando arrivò mi venne a cercare in piscina, io raccolsi il mio zaino e lo seguì nel suo appartamento, in un’altra zona del complesso. Non fui sorpreso nel vedere che aveva portato un pacco di 12 birre, ma notai che questa volta aveva già bevuto, mi sembrava che parlasse un po’ più forte del normale. Gli chiesi se aveva bevuto e lui ammise che dopo il lavoro si era fatto una birra coi colleghi.Mi disse di ordinare una pizza mentre lui si faceva una doccia e si cambiava in abiti civili. Cenammo e con il cibo nello stomaco sembrò meno strano ma dopo cena si fece altre birre, mentre guardavamo la televisione divenne sempre più ubriaco ed alla fine si addormentò. Io ero un po’ preoccupato dato che non l’avevo mai visto brillo, ma ero anche affascinato nel vederlo perdere un po’ del suo autocontrollo militare.Era sdraiato sul pavimento da alcuni minuti quando improvvisamente si lamentò forte, si sedette e vomitò sul suo grembo, sulle gambe e sul torace. Quando ebbe finito si addormentò di nuovo. Io ero scioccato, non sapevo cosa fare, ma decisi subito che non potevo lasciarlo là coperto di vomito. Riempii la vasca da bagno di acqua calda e quando finalmente riuscii a scuoterlo rudemente, andammo barcollando in bagno. Lui riusciva appena a camminare ed evidentemente non era in grado di spogliarsi, così lo sostenni sulla toeletta e gli tolsi camicia, pantaloni, calze e biancheria intima. Era dura farlo senza che cadesse e la cosa mi faceva sudare, la mia maglietta era incollata al mio torace pendik escort ed alla mia schiena.Lui sembrò svegliarsi una volta che fu nell’acqua calda ed io gli chiesi se riusciva ad alzarsi. Disse di sì, così lasciai il bagno e passai i 20 minuti seguenti pulendo il disastro in soggiorno. Quando tornai da lui, era svenuto o addormentato, sdraiato nudo nella vasca.Ora che l’emergenza era passata e stava bene, cominciai ad avere qualche idea birichina sull’approfittare della sua impotenza temporanea. Mi costrinsi a lasciare il bagno per pensare, fuori della vista tentatrice del suo corpo nudo. Pensai che non avrei dovuto preoccuparmi che si svegliasse, almeno fino a che l’acqua nella vasca non fosse diventata troppo fredda. Ma se stava nella vasca non avrei avuto molte scelte, così decisi di portarlo subito in camera da letto.Allungai una mano tra i suoi piedi ed aprii lo scarico. Lo scossi per svegliarlo e lo tirai in piedi nella vasca. Non l’asciugai, avevo paura che scivolasse sulla superficie liscia della vasca. Invece misi un piede calzato di sneaker nella vasca, lo avvolsi intorno ai suoi e misi un suo braccio intorno alla mia spalla ed al mio collo, dove la mia mano sinistra prese con forza la sua. Il mio braccio destro lo sorreggeva mentre lo tiravo fuori. Ora eravamo sulla stuoia del bagno e mi fermai per guardarlo, era facile dato che lui era ad occhi chiusi. Lui mi stava aiutando a sostenere il suo peso e capii che era in parte sveglio. Questo non mi fermò dal dare un’occhiata al suo cazzo molle ed alle palle pendenti. Era ancora gocciolante, il cespuglio pubico e bagnato appiattito contro l’inguine. Guardai la testa del suo cazzo circonciso e tentai di immaginarlo eretto, ma non lo toccai.Ero stato la così occupato con la pulizia di Kevin e del disastro che aveva fatto, che avevo dimenticato di rifare il letto. Barcollammo per i pochi metri che ci separavano dalla camera da letto e invece di tentare di coprirlo, indirizzai più o meno la sua testa verso il cuscino e lo lasciai cadere sopra il copriletto. Anche così sarebbe andato bene ma il suo braccio sinistro non abbandonò la presa sul mio collo e le mie spalle e mi tirò a faccia in giù sul letto. Io sgusciai dalla sua stretta e piegandomi in giù, l’afferrai sotto le ginocchia e feci rotolare la parte inferiore del suo corpo sopra il letto.Ora era sdraiato sulla schiena, a braccia e gambe stese, piedi leggermente separati.Tra il mio sudore e l’acqua schizzata dal bagno, io ero completamente inzuppato. Una scarpa faceva cic ciac quando camminavo. Decisi di spogliarmi ma non volevo togliermi i vestiti nella sua stanza, così ritornai in soggiorno e mi spogliai fino alle mutande, come se avessi dormito sul divano. Lasciai passare un po’ di tempo, la notte era molto calda e sapevo che Kev non si sarebbe raffreddato anche se era ancora un po’ bagnato. Ritornai in bagno a prendere un asciugamano per asciugare l’umidità dal mio corpo mentre ritornavo al suo letto. Non si era mosso e sembrava addormentato. La luce dell’atrio illuminava perfettamente la camera. Potevo restare nell’ombra vicino al letto a godere la vista del mio nudo cugino. Dopo un minuto spinsi la porta socchiudendola per evitare la luce diretta dell’atrio, ma permettendo un leggero chiarore. Quando i miei occhi si furono abituati, salii sul letto vicino a lui. Le mie mutande erano ancora leggermente umide ma le tenni su. Se si fosse svegliato e si fosse arrabbiato, sarebbe stato dura spiegare cosa stavo facendo a letto con lui. Così la mia mente febbrile elaborò mentre strisciavo sul largo copriletto e mi sdraiavo lungo il suo fianco destro. Dopo averlo scosso con forza ma senza trovare risposta, pensai stesse dormendo. Era tempo di decidermi, mi tolsi le mutande e mi appoggiai a lui come stavamo la mattina che lo avevo svegliato. Ora non c’era nulla tra i nostri corpi nudi. Il mio ginocchio destro si alzò e salì sulla sua gamba destra tirandolo tra le mie gambe, la mia erezione palpitante pigiò contro la sua coscia nuda. La mia faccia era a livello dei suoi capezzoli piatti e larghi. Appoggiai la testa sul suo capezzolo sinistro per avere una vista chiara. Usando il suo torace come cuscino, guardai attraverso i suoi addominali definiti, attraverso il suo ombelico, il mio premio. Tutto quello che dovevo fare era muovere la mano e l’avrei avuto.Il suo respiro non modificò di ritmo, così mi decisi. Ogni muscolo del mio corpo era contratto mentre la mia mano destra navigava silenziosamente, a palmo in giù, sopra il suo cazzo e le palle. Quando entrò in contatto con la sua molle virilità mi rilassai ed appoggiai mano e braccio sulla parte bassa della sua pancia e tra le sue gambe aperte. Per alcuni minuti deliziosi rimasi così, per abituarmi alla sensazione. Imbaldanzito carezzai leggermente il suo pacco, incluso il grande sacco delle palle quasi senza peli, contratto contro il suo inguine umido. Il mio pollice carezzò lentamente avanti ed indietro il serpente addormentato e la testa a fungo, mentre le mie dita stuzzicavano delicatamente il suo scroto. Presto sentii il suo serpente spingere ed io smisi ogni movimento mentre la sua erezione raggiungeva la sua dimensione completa. Sembrò rotolare verso l’alto, fino a che il suo forte battito cardiaco l’alzò e lo indirizzò verso la mia faccia. Sobbalzava due centimetri sopra la sua pancia stretta, la base oscurata dal cespuglio pubico castano.Piegai le dita e le avvolsi alla base della grossa virilità del mio sexy cugino. aydınlı escort Tenendolo salii verso l’alto, era come tenere il manico di una mazza da baseball e lasciare che il legno scivoli tra le tue dita finché non senti l’orlo del fondo contro la tua mano. Strinsi un po’ e guardai la testa spugnosa contrarsi e poi colare alcune gocce di un chiaro liquido appiccicoso sulla mia mano nuda. Per esaminarlo più da vicino alla luce fioca, portai la mano alla mia faccia e mentre lo facevo la pre eiaculazione si tese in un solo filo chiaro, come un filo di ragno ancora connesso al suo asse biologico.Solamente una piccola parte del mio cervello era ancora consapevole delle circostanze e non mi stavo curando se Kevin potesse essere svegliato dalla lenta sega che gli stavo facendo. Al contrario, cominciai a sperare che lui fosse stato sveglio sin dall’inizio, quello poteva voler dire che non gli procurava problemi, o forse voleva che glielo toccassi… e altro. Ma per il momento potevo dire che era ancora addormentato.Poi ebbi un’idea brillante, mi misi seduto ed avvolsi la sua mano destra intorno alla mia erezione pulsante. Usai ambedue le mani per mettere in posizione le sue dita e stringersi a pugno. Era così eccitante sentire finalmente l mio cazzo nella mano di qualcun’altro. Lasciai una sola mano a tenere a posto il suo pugno intorno al mio uccello e ritornai a carezzarlo con la destra. Non ero abbastanza vicino per poter sentire il suo respiro, così guardavo il salire e scendere del suo torace di marmo e dei suoi addominali per vedere qualche cambio di ritmo.Stavo guardando il suo respiro da alcuni minuti, quando si fermò improvvisamente, contemporaneamente mi sembrò di sentire irrigidirsi la sua erezione.Non che il suo cazzo non fosse già rigido abbastanza per stare in piedi da solo, ma sembrò che fosse coperto d’acciaio. Smisi di carezzargli il pene e trattenni il fiato, cercando dei segnali di risveglio. Quando riprese un lento respirare ritmico, mi rilassai e mi allungai di fianco a lui, appoggiandomi ad un gomito, con le gambe nude ed i piedi tesi verso la sua testa.Ripresi ad accarezzare i suoi venti centimetri; erano duri come una pietra e stavano rilasciando chiara pre eiaculazione come un rubinetto aperto. La mia mano che pompava era ben lubrificata dai suoi umori, ma lui sembrava ancora stesse dormendo. La mia voglia non poteva aspettare che lui mostrasse segnali di risveglio. Con l’altra mano cominciai a costringere quella di Kevin a muoversi su e giù lungo la mia verga pulsante.Nonostante la mistura di adrenalina-testosterone che bruciava nel mio sangue, presto il mio braccio ed i muscoli della spalla cominciarono a dolere per la sega che stavo facendo a mio cugino. Decisi di smettere mentre continuavo a guidare la sua mano sul mio cazzo rigido. Poi molte cose accaddero rapidamente. Avevo tolto da poco la mano dal suo uccello quando fui sicuro di vedere il suo respiro diventare lievemente irregolare per qualche secondo. Ma dimenticai il suo respiro quando la mano di Kevin cominciò a muoversi sul mio cazzo senza alcun aiuto da parte mia. Onde di piacere intenso stavano riverberando attraverso la mia giovane mente ed il mio corpo.Lui non aveva ancora parlato o aperto gli occhi, ma ora sapevo per certo che era sveglio… e dal modo con cui si stava occupandosi della mia verga, sembrava gli piacesse quello che io stavo facendo a lui. Ora, con ambedue le mani libere, inarcai delicatamente il mio torace nudo sulle anche nude e l’inguine di Kevin, portando la mia faccia a pochi centimetri dal suo palo gocciolante. Senza toccarlo, soffiai il mio caldo alito lungo l’intera lunghezza della sua erezione. Poi sporsi la lingua bagnata e la strisciai su e giù sul suo muscolo maschile, succhiando rumorosamente la testa vibrante con la mia bocca aperta.Finalmente Kevin reagì. Sentii, più che vedere, la sua testa s**ttare in su ed i suoi occhi sulla mia testa.”Jimmy, cosa stai facendo? “Io gli risposi senza parole facendo scivolare le miei labbra lungo la sua asta tesa, succhiando il mio premio succoso cominciai a notare il profumo, il gusto ed i contorni sdrucciolevoli del cazzo acceso che stavo carezzando con la lingua. Essendo un principiante, riuscivo a farlo solo con circa metà della sua asta che si contorceva, prima di sentire il suo elmo spugnoso contro l’ingresso della mia gola, non avevo il coraggio di ingoiarlo fino alle palle, invece succhiavo potentemente quello che riuscivo a stringere tra le mie labbra avide.Poi lui mi consegnò un’altra sorpresa, spostò la mano dal mio cazzo e la sostituì con la sua bocca bagnata. Io ero euforico, finalmente Kevin ed io stavamo facendo un sessantanove! Rimasi pressoché paralizzato, come colpito da un fulmine. Chiaramente ero cosciente ma un’onda di piacere ed emozione adolescente mi sommergeva. I miei polmoni erano vuoti, smisi di spompinarlo ed appoggiai le mani ai lati della sua testa, tenendola delicatamente per gli orecchi. Lui rispose aumentando il ritmo portando le mie tenere palle rapidamente ad un punto di ebollizione.Sentendo l’orgasmo che saliva dal mio sacco, lo costrinsi spietatamente a scendere completamente sulla mia verga per poi lasciare andare il mio carico. Lo sentii alternativamente soffocare ed ingoiare, ma nella vetta più alta del mio orgasmo non mi preoccupava il fatto che il mio attraente caldo cugino succhiacazzi potesse respirare o no. Non sembrò essere infastidito perché non allentò le labbra intorno al mio uccello ormai molle fino a che l’ultima goccia di sperma non ne fu uscita.Mentre mi attardavo nel dopo bagliore sentii che l’attrazione profonda per Kevin era andata oltre l’amore fraterno. Dovevo dirgli che lo volevo ma non trovavo le parole per dirlo.

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